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Roberta Torresan con Andrea Naar Alba: gli scenari del destination wedding

Roberta Torresan con Andrea Naar Alba: gli scenari del destination wedding

Roberta Torresan con Andrea Naar Alba: gli scenari del destination wedding

 

Andrea Naar Alba, wedding planner e amica, in diretta Facebook su Wedding Planner Pro ci ha parlato del suo percorso e dei possibili scenari nel mondo del destination wedding.

 

Dopo aver lavorato nel marketing del settore moda lusso, Andrea Naar Alba sceglie di passare al mondo del wedding. Comincia fondando Wed Couture, agenzia di wedding ed eventi operativa su territorio lombardo e trascorso qualche anno decide di dedicarsi al destination wedding in Italia per coppie straniere.

 

Da questo percorso nasce Italy Inspire, realtà b2b progettata con l’obiettivo di promuovere l’Italia ai professionisti del settore e di unirli per creare nuove sinergie a partire dal territorio.

Dodici anni fa fondai la WED Couture, una società che organizzava eventi esclusivi, principalmente con clienti italiani nel territorio lombardo.

 

Roberta: Qual è il futuro del destination wedding?

Andrea: Se potessimo leggere il futuro sarebbe facile rispondere a questa domanda. La verità è che non è possibile fare delle predizioni considerata la continua evoluzione della situazione. Ho chiesto ad Andrea di condividere la sua opinione sui cambiamenti che il nostro settore sta vivendo, attraverso alcune domande.

 

Roberta: Come stanno reagendo i tuoi clienti stranieri in questo periodo di emergenza Covid-19?

Andrea: Le maggior parte delle coppie ha scelto di posticipare il matrimonio al 2021, altre addirittura ci sperano ancora e decidono momentaneamente di non disdire le date di agosto e settembre. Convolare a nozze nonostante tutto e tutti vuol dire anche ribellarsi e riappropriarsi del tempo speso forzatamente in casa.

Altri sposi, invece, non se la sentono di pianificare il matrimonio nel 2021 anche solo per paura di mettere a rischio gli ospiti.

 

Roberta: Come cambierà il destination wedding?

Andrea: È opportuno considerare che, anche nel caso di sposi molto motivati, probabilmente il numero degli ospiti andrà a ridursi. La possibilità che un matrimonio di 200 invitati si trasformi in un micro matrimonio da 50/80 ospiti è molto alta.

 

Roberta: Pensi che l’elopement wedding possa essere un possibile scenario?

Andrea: L’ elopement wedding è un matrimonio estremamente intimo dove gli sposi scelgono di celebrare il loro sì da soli e in totale relax (molto spesso è il wedding planner a fare da testimone), con i comfort e lo stile di un matrimonio vero. Una fuga d’amore in piena regola, ed extra-lusso, con cene stellate e scenari da favola.

Un mercato da considerare che può avere margini di guadagno molto elevati.

 

Roberta: Il settore lusso potrebbe essere favorito in questo periodo. Cambierà il mercato del wedding secondo te?

Andrea: Facendo riferimento anche al mondo del turismo, sono sempre più alte le richieste di prenotazioni di jet privati e charter da parte di gente che vuole tornare a viaggiare.

Questo ci induce a pensare che il settore extra – lusso sarà il primo a ripartire, così come è ipotizzabile che il medio-alto budget vada a sparire lasciando spazio ai matrimoni low budget. Il target medio alto è rappresentato dall’ imprenditore che vive in prima linea la situazione di incertezza economica: probabilmente prima di posticipare il matrimonio sarà costretto a rifare bene i conti.

 

Considerato tutto bisogna essere pronti a reinventarsi al fine di non perdere margine e guadagno. Questo non vuol dire però fare tutto, ma essere flessibili e in grado di tracciare un nuovo percorso.

 

Roberta: Ai planner che frequentano i miei corsi e che desiderano specializzarsi nei destination wedding consiglio di studiare e molto e di fare tantissima esperienza prima di avventurarsi in questo tipo di matrimonio. Cosa ti senti di dire ai wedding planner che vogliono fare questo lavoro?

Andrea: Per fare questo lavoro bisogna avere una forte attitudine internazionale, conoscere bene le lingue e soprattutto l’inglese. I destination wedding hanno processi più lunghi e una logistica molto più impegnativa, dunque bisogna essere preparati a questo. Inoltre è importante possedere una conoscenza antropologica della cultura dei paesi di provenienza degli sposi, fondamentale per l’organizzazione di questo tipo di evento.

 

 

 

Roberta Torresan 

 

 

 

 

 

 

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